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IL LABIRINTO DI CARTA
Gennaio 27, 2018 @ 6:00 pm - 9:00 pm
Bezzecca Lab Milano
in collaborazione con The Art Land e AceA
Presenta
IL LABIRINTO DI CARTA
per non dimenticare un dramma familiare che lega Auschwitz
a Busto Arsizio e all’Ungheria
ore 18.00
Proiezione documentario:
TERRA DEI MORTI
di Holtak Országa, Ungheria 2010 (56’).
Regia: Sándor Lázs e Róbert Kollár
ore 19.00
Tünde Magyari conversa con
Anna Maria Hábermann
Accompagnamento musicale di
Paolo Botti alla viola
Mariangela Tandoi alla fisarmonica
Musicisti che spaziano dalla musica classica al jazz, al repertorio popolare, proporranno alcune loro composizioni e brani tradizionali.
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TERRA DEI MORTI
di Holtak Országa, Ungheria 2010 (56’).
Regia: Sándor Lázs e Róbert Kollár
Il film documentario ungherese “Holtak Orszaga (Terra di morti)”, presentato in anteprima italiana a Trieste. Basato sul libro della dottoressa Hábermann “Il labirinto di carta”, di recente edito in nuova edizione aggiornata da Proedi, il film ripercorre il viaggio della protagonista da Busto Arsizio all’Ungheria sulle tracce della propria famiglia ungherese: un percorso a ritroso nella memoria familiare, avvenuto dopo la scoperta di risvolti inediti della vita dei suoi genitori, che la porterà alla ricerca delle proprie origini e di Tamás, il fratello mai conosciuto, scomparso nei Lager nazisti
Il film è stato presentato ai seguenti festival:
Ungheria: Budapest Filmszemle 2011 / finalista nella sezione documentari (5-8 maggio 2011);
Trieste: Adria film festival 2012 /evento speciale per il giorno della memoria il 25 gennaio 2012.
Cast: Anna Maria Hábermann, Imre Tax, Emöke Domsky, Adriano Bernocchi Crespi, Katalin Bakos, Magdi Mayer, Padre Keve.
Colonna sonora: Anna Maria Hábermann esegue al pianoforte Chopin studio op 25 n.1/op 10 n.3 / Beethoven sonata op.31 n.2 (allegretto) / Altri: Bramhs – Paganini/ Bartok suite x orchestra.
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Anna Maria Hábermann è una donna che ha scoperto il vero volto di suo padre, il dottor Aladar Hábermann, dopo la morte di sua madre. Lui era un padre affettuoso; ma lei, la figlia, non conosceva il passato. Aladar Hábermann, medico ebreo ungherese morto nel 1974 a Busto Arsizio, dove era vissuto sin dagli anni Trenta, ha aiutato profughi ebrei e perseguitati dal nazifascismo nel territorio della provincia di Varese. La storia del medico, trasferitosi dalla Germania a Busto nel 1933 dopo la presa di potere di Hitler, è emersa solo qualche tempo fa in occasione delle ricerche svolte proprio dal museo storico della Guardia di Finanza sui militari del Corpo che si distinsero nelle attività umanitarie a favore dei profughi e dei perseguitati. Le vicende di Giulio Massarelli, finanziere a cui è stata concessa dallo stato di Israele la medaglia di “Giusto tra le Nazioni” nel 2008, si è appreso che Massarelli riuscì a salvare molti ebrei facendoli fuggire in Svizzera proprio grazie all’aiuto del dottor Hábermann. A questo elemento si sono aggiunti i documenti messi a disposizione dalla figlia Anna Maria, documenti rimasti nascosti nel doppiofondo di una vecchia cassaforte fino al 1984, anno della scomparsa della seconda moglie di Hábermann, la bustocca Rosa De Molli. Il racconto di Anna Maria, la figlia:
«Con mio padre avevo un rapporto di intimità e di confidenza molto stretto, tanto più mi colpì quindi lo scoprire fatti del suo passato che nemmeno sospettavo: non ne aveva mai parlato».
Anna Maria scoprì così, solo dopo molti anni, di avere ascendenze ebraiche, che suo padre era già stato sposato e aveva avuto un figlio, Tamàs (Tommaso), e che gran parte della sua famiglia era poi sparita nei forni crematori di Auschwitz. Il dottor Hábermann era giunto a Busto Arsizio nel 1933 con la moglie, una bella ungherese di Budapest, e il bambino. Tre anni dopo la moglie, forse stufa della realtà pronvinciale di quell’Italietta, se ne tornò in patria con il figlio, che il dottor Hábermann rivide solo poche volte prima della fine. Uno scandalo per l’epoca, una storia fin troppo comune per i tempi d’oggi
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SABATO 27 GENNAIO 2018
dalle 18.00
THE ART LAND @ Fabbrica del Vapore
via Procaccini, 4 Milano