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FLUXUS – LE PERFORMANCE DEI POETI
Ottobre 31, 2019 @ 6:00 pm - Novembre 6, 2019 @ 6:00 pm
STORIA FOTOGRAFICA DELL’AVANGUARDIA CONTEMPORANEA
FOTOGRAFIE DI FABRIZIO GARGHETTI E FABIO EMILIO SIMION
FABBRICA DEL VAPORE via Procaccini 4, Milano
A cura di Famiglia Margini. Mostra dal 31 10 2019 al 06 11 2019.
Inaugurazione giovedì 31 Ottobre 2019 Ore 18.00
A cura di Famiglia Margini. Mostra dal 31 10 2019 al 06 11 2019.
Inaugurazione giovedì 31 Ottobre 2019 Ore 18.00
Live Performance:
di Michelangelo Jr Gandini “Fuori Tempo” Ore 18.30
di Zanotto e Camera “Una storia d’Amore qualsiasi” Ore 20.00
Info e press : info.famigliamargini@gmail.com – 3287141308
di Michelangelo Jr Gandini “Fuori Tempo” Ore 18.30
di Zanotto e Camera “Una storia d’Amore qualsiasi” Ore 20.00
Info e press : info.famigliamargini@gmail.com – 3287141308
– Ma chi di meglio di un fotografo poteva fissare e sottolineare queste performance?
Anzi: cosa resterebbe delle stesse senza la ripresa fotografica? – Gillo Dorfles
Anzi: cosa resterebbe delle stesse senza la ripresa fotografica? – Gillo Dorfles
Di tanta arte in movimento non rimarrebbe traccia, se non ci fosse testimonianza.
Di un happening di poesia visiva o sonora, di una performance resta la documentazione fotografica, il segno del genio, il valore del documento.
Nel periodo di fermento dagli anni ‘70 ad oggi, sulla scena internazionale, nascono movimenti d’avanguardia, gruppi, festival, spazi deputati e situazionismi anticonvenzionali – Milano Poesia, il Living Theatre, Domus Jani, Out Off, il Fluxus – Fabrizio Garghetti e Fabio Emilio Simion sono tra i pochi fotografi italiani puntualmente presenti ad immortalare tutta quest’ansia di libertà e di rivoluzione artistica.
Le documentazioni fotografiche vibrano di autentica tensione morale e immortalano il desiderio di catturare l’attimo di poesia assoluta, il fotografo e, con lui lo spettatore, entrano nel flusso e nel senso dell’esistenza.
Le documentazioni fotografiche vibrano di autentica tensione morale e immortalano il desiderio di catturare l’attimo di poesia assoluta, il fotografo e, con lui lo spettatore, entrano nel flusso e nel senso dell’esistenza.
Spesso fianco a fianco, con le loro macchine fotografiche, Emilio Fabio Simion con un aplomb da architetto delle forme e Fabrizio Garghetti impertinente ed intuitivo, azionista della fotografia che irrompe fin sulla scena per testimoniare. Altre volte l’Archivio di uno è complementare all’altro, in ogni caso, la documentazione fotografica di queste performance, tanto rara quanto unica, riveste oggi un valore inestimabile.
Un incontro dialettico tra due dei più celebri Archivi milanesi è la scintilla che dà luce alla mostra “FLUXUS: Le Performance dei poeti”, una jam session che coinvolge gli artisti ritratti nelle loro migliori performance, da Yoko Ono a John Cage, Giuseppe Chiari, Nam June Paik, Julien Blaine, Dick Higgins, Daniel Spoerri, Joe Jones, Ben Vautier, Emmett Williams, Walter Marchetti, Gian Emilio Simonetti, Esther Ferrer, Sarenco, Takako Saito…
I due fotografi Fabrizio Garghetti ed Emilio Fabio Simion hanno scelto di esporre gli scatti riuniti in “Strisciate”, foto-sequenze di straordinaria intensità che racchiudono il senso di azione e pensiero della performance. Le “Strisciate” sono un’invenzione originale che permette di cogliere nella sintesi visiva lo sviluppo dell’esecuzione artistica in un colpo d’occhio. Un progetto fotografico che funge da paradigma e suggello di tanta arte in movimento, documentata ed archiviata, ora finalmente visibile grazie alla collaborazione di Francesco Martines che sta compiendo un attento lavoro di digitalizzazione, restauro e composizione.
Mostra a cura di Famiglia Margini alla FABBRICA DEL VAPORE dal 31 Ottobre al 6 Novembre 2019.
Mostra a cura di Famiglia Margini alla FABBRICA DEL VAPORE dal 31 Ottobre al 6 Novembre 2019.
Fabrizio Garghetti, nato a Salsomaggiore, nel 1939, si è dedicato fin da piccolo alla fotografia. Cresce nel
negozio di ottica del padre, a Milano.
negozio di ottica del padre, a Milano.
Lo racconta Gillo Dorfles :
Se, tra i tanti che hanno ripreso le azioni di questi e degli altri artisti del corpo, c’è un fotografo che li ha seguiti passo passo -con amore e straordinaria fedeltà, ma anche con humor e con abilità tecnica- questi è appunto Fabrizio Garghetti.
Garghetti ha fissato -attraverso la sua ‘camera eye’- molte delle vicende artistiche, in particolar modo quelle che riguardano la poesia visiva nel senso più lato del termine: dalla parola scritta e declamata a quella “pittorizzata”, a quella ripresa da settimanali illustrati e poi modificata, a quella accompagnata da azioni, da oggetti, da mimiche, etc.
Amico intimo di molti di questi artisti, da Isidore Isou a Giuseppe Chiari, da Ben Vautier a Jean Francois Bory, da Sarenco a Dick Higgins, da Julien Blaine a Emmett Williams, da Adriano Spatola a Ugo Carrega, Garghetti ha tenuto in serbo fino ad oggi, anzi gelosamente ‘occultato’, un prezioso materiale iconografico che finalmente trova un suo ambito editoriale ed espositivo.
La documentazione che ce ne rimane è sempre di straordinaria vivacità e soprattutto tempestività, nel senso che è stato fissato il momento cruciale di ogni azione con quella “puntualità percettiva” di cui Garghetti è ampiamente dotato.
Rimangono così, per i contemporanei e per i posteri, alcune documentazioni irripetibili nella loro efficacia, -che più meglio di ogni cronaca scritta- possono offrirci la testimonianza di una delle più fertili stagioni dell’ultimo cinquantennio.
Se, tra i tanti che hanno ripreso le azioni di questi e degli altri artisti del corpo, c’è un fotografo che li ha seguiti passo passo -con amore e straordinaria fedeltà, ma anche con humor e con abilità tecnica- questi è appunto Fabrizio Garghetti.
Garghetti ha fissato -attraverso la sua ‘camera eye’- molte delle vicende artistiche, in particolar modo quelle che riguardano la poesia visiva nel senso più lato del termine: dalla parola scritta e declamata a quella “pittorizzata”, a quella ripresa da settimanali illustrati e poi modificata, a quella accompagnata da azioni, da oggetti, da mimiche, etc.
Amico intimo di molti di questi artisti, da Isidore Isou a Giuseppe Chiari, da Ben Vautier a Jean Francois Bory, da Sarenco a Dick Higgins, da Julien Blaine a Emmett Williams, da Adriano Spatola a Ugo Carrega, Garghetti ha tenuto in serbo fino ad oggi, anzi gelosamente ‘occultato’, un prezioso materiale iconografico che finalmente trova un suo ambito editoriale ed espositivo.
La documentazione che ce ne rimane è sempre di straordinaria vivacità e soprattutto tempestività, nel senso che è stato fissato il momento cruciale di ogni azione con quella “puntualità percettiva” di cui Garghetti è ampiamente dotato.
Rimangono così, per i contemporanei e per i posteri, alcune documentazioni irripetibili nella loro efficacia, -che più meglio di ogni cronaca scritta- possono offrirci la testimonianza di una delle più fertili stagioni dell’ultimo cinquantennio.
Fabio Emilio Simion, nato a Fiera di Primiero, in Trentino, nel 1940, si occupa di fotografia dal 1970, attraversando le più diverse esperienze creative in ambito commerciale, industriale, sperimentale e di ricerca.
Autore di oltre trenta libri fotografici, ha collaborato con le principali testate italiane, tra cui “Domus”, “La Gola”, “Alfabeta”, “Ottagono”, nel campo del design, del food, dell’arredamento e dell’arte, e ha realizzato copertine discografiche e manifesti per musicisti italiani e internazionali, tra cui gli Area, Demetrio Stratos, Franco Battiato, Alberto Camerini, Eugenio Finardi, la PFM, e molti altri.
Ha insegnato fotografia all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Ha fotografato importanti collezioni d’arte antica, contemporanea e di etnografia, su committenza sia pubblica che privata. Negli anni Settanta, ha fotografato a Parigi l’intera collezione del Vecchio Louvre.
Ha insegnato fotografia all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Ha fotografato importanti collezioni d’arte antica, contemporanea e di etnografia, su committenza sia pubblica che privata. Negli anni Settanta, ha fotografato a Parigi l’intera collezione del Vecchio Louvre.
Montanaro assai civile ed acculturato, a lungo Simion ha fotografato in studio i prodotti della vita materiale e di quella industriale, secondo lo stile e le regole del più raffinato still life. Peculiarità della produzione di Simion è la conversazione tra oggetti e significati da decifrare in un opportuno gioco di rimandi, un approccio di relazioni maturato e stimolato nel rapporto di lavoro col grande art director Gianni Sassi.
FLUXUS – LE PERFORMANCE DEI POETI
FOTOGRAFIE DI FABRIZIO GARGHETTI E FABIO EMILIO SIMION
FOTOGRAFIE DI FABRIZIO GARGHETTI E FABIO EMILIO SIMION
A cura di Famiglia Margini, in collaborazione con Fondazione Berardelli.
FABBRICA DEL VAPORE via Procaccini 4, Milano
Inaugurazione giovedì 31 Ottobre 2019 Ore 18.00
Mostra dal 31 10 2019 al 06 11 2019.
Orari d’apertura dalle 14.00 alle 18.00 E su appuntamento.
Info e press : info.famigliamargini@gmail.com – 3287141308