Porto di mare OdV

Porto di mare OdV

L’Associazione Porto di mare OdV nasce nel 2019. Avvalendosi delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri Aderenti, ha scopi culturali, educativi, sociali; si propone di realizzare attività finalizzate alla promozione della cultura della solidarietà e responsabilità sociale attraverso percorsi di integrazione e coesione sociale: tra generazioni, tra cittadine/i italiane/i e migranti.

Il nucleo fondatore è costituito da 10 socie che, per provenienza professionale ed esperienza umana, coprono ampi spazi della vita culturale e sociale della città.

Dall’ottobre 2019 l’associazione Porto di Mare ha dato vita ad una scuola di italiano per migranti. L’insegnamento di italiano L2 è strumento, più che obiettivo, delle scuole di italiano per stranieri: strumento per costruire relazioni, senso di comunità, consapevolezza dei diritti e dei doveri che andranno a regolare la vita sociale dei “nuovi cittadini”. In sintesi, strumento di inclusione sociale.

La scuola di italiano per migranti è un luogo aperto a tutti coloro che si impegnano nella realizzazione di una vita migliore sul nostro territorio: dai migranti già presenti in Italia da anni che desiderano migliorare il loro profilo lavorativo e la loro vita di relazione sociale, alle donne che arrivano da paesi lontani per ricongiungersi ai mariti e che vivono in isolamento sociale e culturale la loro esperienza migratoria, ai minori non accompagnati che devono costruirsi un futuro. 

Durante il periodo del lockdown 2020 -2021 la scuola ha proseguito le sue attività in modalità online, come didattica a distanza, dotandosi di strumenti e competenze nuove; questo rappresenta un patrimonio acquisito che è andato ad ampliare le possibilità di intervento e di risposta ai bisogni anche alla ripresa delle attività in presenza. Infatti ad oggi proseguono corsi serali online per gli apprendenti che, per motivi familiari o lavorativi, non possono frequentare la scuola in presenza.

Si organizzano incontri periodici con gli studenti per supportarli nella redazione del loro CV e nella ricerca lavoro, fornendo informazioni utili alla ricerca lavoro anche attraverso l’utilizzo del web. 

Parte integrante delle attività della scuola è l’organizzazione di corsi di formazione aperti ai volontari della propria e delle altrui associazioni, al fine di garantire prestazioni qualificate nell’insegnamento di italiano L2.

La scuola di italiano per migranti aderisce alla Rete Scuole Senza Permesso (RSSP), network informale che consente di condividere e capitalizzare esperienze, competenze, risorse umane e materiali didattici.

Con il Centro Servizi WEMI inclusione del Comune di Milano collabora attivamente per fornire supporto linguistico agli stranieri seguiti dal SAI (Servizio Assistenza Immigrati del Comune di Milano).

Dal 2019 si è costituito nell’ambito della associazione Porto di Mare il coro “Storie, Canti, Fogli volanti” che propone canti popolari al femminile, dai canti di lavoro ai brani tratti dal repertorio di alcune delle più importanti ricercatrici e interpreti del mondo popolare, sia italiano sia di altri Paesi.

Il Coro, formato da circa 25 elementi, rappresenta una realtà aperta anche a tutte le donne che, per motivi economici o di emarginazione sociale e culturale, non potrebbero accedere ad attività ludiche e di educazione musicale. Inoltre il coro è aperto ai migranti che frequentano la scuola di italiano: in prospettiva si vuole creare un repertorio musicale che comprenda canti della tradizione italiana e dei Paesi di provenienza. Il Coro organizza concerti pomeridiani o serali, aperti al pubblico al fine di diffondere la conoscenza delle tradizioni popolari musicali. 

Nell’ambito delle attività culturali contemplate nello statuto associativo, sono stati organizzati seminari e dibattiti su temi di rilevanza sociale ed educativa (contrasto alla povertà alimentare), solidarietà e crisi umanitarie (emergenza in Afghanistan), temi sensibili (diritti delle cosiddette minoranze sessuali). Gli eventi sono stati realizzati in modalità online durante il periodo del lock down (2021), e in presenza appena le regole sanitarie lo hanno consentito (2022).

Con il CISDA sono stati organizzati incontri e campagne in sostegno alla crisi umanitaria in Afghanistan.